Le nostre interviste > Intervista a Maurizio Di Vincenzo

Dopo Luigi Siniscalchi e Fabio Celoni, continuano le nostre interviste!

Innanzitutto ringraziamo e salutiamo l’amico Maurizio Di Vincenzo per aver accettato di essere nostro ospite al nuovo appuntamento, speriamo mensile, del sito dylandogofili “Un mese con…”.

Cominciamo, da prassi, da alcune informazioni biografiche( prese direttamente dal sito www.mauriziodivincenzo.net) . Allora, nasci a Teramo il 7 maggio 1958. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti (Corso di Pittura), sei diventato professionista nel 1985, realizzando alcune illustrazioni per L’Eternauta. Nel corso dell’anno successivo collabora a testate come Tilt, Boy Comics, Pupa, Fichissimo. A partire dal 1987 disegna anche per Skorpio, Lanciostory e l’Intrepido. A queste prime esperienze, fa seguito la pubblicazione su Comic Art di “Udo di Acquascura”, serie fantasy scritta da Peppe Ferrandino (1992). Di Vincenzo partecipa quindi all’avventura di Nero (con la storia “La Chiesa trionfante”) e collabora – sempre per la Granata Press – alla serie de La Bionda, personaggio di Franco Saudelli (1993). Successivamente disegna il nº 0 di Rivan Ryan ed entra nello staff di ESP realizzando due albi. Hai disegnato anche l’episodio “Efesto” per “I Grandi Miti Greci a Fumetti.

Attualmente Di Vincenzo è uno dei disegnatori di Dylan Dog. Per l’Indagatore dell’incubo hai realizzato quattro albi della serie regolare: il nº 139 (“Hook l’implacabile”), il nº 158 (“Nato per uccidere”), il nº 168 (“Il fiume dell’oblio”) ed il n°231 (“ Nightmare tour”) - più tre storie pubblicate sul Gigante nº 7 (“Il terzo occhio”) , Gigante nº 11 (“Horror Cult Movie”) e, recentemente, Gigante n° 17 (“ La foresta perduta”). Sempre per la Bonelli, hai collaborato anche a Magico Vento, inchiostrando le matite di Giuseppe Barbati per i nnº 60 della serie (“Minuti contati”) ,73 (“ La montagna degli specchi”) , 78 (“Gli speculatori”), 95(“Agorafobia”), 102 (“Il ritorno di Aiwass”) ed a Demian per la realizzazione dell’ultimo numero.

Nel 2008, vede la luce “Rangaku", un insolito noir ambientato nel Giappone del XVII° secolo, scritto da Luca Enoch, e pubblicato per il mercato francese dalla casa editrice Les Humanoides Associés.
Attualmente è docente della scuola romana del fumetto di cui è stato anche direttore della succursale pescarese.

Eccoci al dunque! Disegnatore della nostra amatissima serie, realizzi un Dylan unico molto personale, caratterizzato e giovane.
Com’è cominciata la tua avventura in Bonelli? E soprattutto la tua avventura con il personaggio Dylan Dog? Eri un suo lettore?

La mia avventura in Bonelli è iniziata in maniera a dir poco bizzarra. Ricevetti una telefonata della redazione con cui mi si chiedeva se avessi voluto collaborare con loro .. Io,pur sentendomi molto lusingato dalla proposta,trovai la forza di rispondere che stavo già disegnando un numero di Esp, che avevo appena iniziato e che li ringraziavo etc. Fui interrotto da una frase secca, senza appello :”ESP ha chiuso!”. Visto l’interlocutore, non dubitai nemmeno un attimo e accettai l’offerta. :)

Com’è stato per te disegnare, per la prima volta, nel 1998, la storia Hook l’implacabile? A parer mio, una delle poche storie ben fatte che si ricordino di quel periodo. Quanto è cambiato il tuo modo di disegnare Dylan Dog nel corso degli anni? O forse, meglio, interpretarlo? A detta di molti, il tuo Groucho è uno dei migliori degli ultimi anni. Che feeling hai nel realizzarlo? Quale preferisci graficamente?

Affrontare Dylan è stato per me come fare un salto nel vuoto ,con tutto lo scombussolamento che ne deriva sia fisico che mentale. Non avevo mai pensato fino a quel momento, per quanto lettore affezionato e fedele sin dal primo numero, di arrivare un giorno a disegnarlo. Quando è accaduto mi ci sono voluti 3 mesi prima di riuscire a coordinare i miei pensieri e finalmente ad iniziare. Credo in “Hook l’implacabile” di aver caratterizzato il Dylan Dog più brutto della sua storia ,sia passata che futura (vedere per credere) e ancora oggi non sono assolutamente soddisfatto della mia interpretazione grafica del personaggio (nota dell’intervistatore: mi sa che allora ti sei perso qualche numero di quel periodo!). Groucho mi viene carino,sono d’accordo . (nota dell’intervistatore: carino???) Comunque ,in assoluto il miei Dylan preferiti (ma anche Groucho ,Bloch e tutti gli altri personaggi) sono sicuramente quelli di Dall’Agnol e di Ambrosini

Hai lavorato , per le storie di Dylan, ma anche in generale, con grandissimi sceneggiatori. Quanto incide sulla tua libertà di disegnare lo sceneggiatore? Senza fare nomi, ovviamente :)

Mai avuto problemi con gli sceneggiatori. Capita ,a volte che si abbiano differenti visioni sullo sviluppo narrativo di alcune sequenze ,ma ci si sente per e-mail o al telefono e se ne parla.

Hai altre storie in cantiere per questo personaggio o per altri? Possiamo avere qualche anticipazione?

Ho appena iniziato una storia di Giovanni Di Gregorio in cui ci sono un po’ di “mostracchioni”da disegnare. Basta come anticipazione? (nota dell’intervistatore: per il momento ce la faremo bastare!)

Cercando in rete, ho visto quanto la tua vita professionale si colleghi con il fumetto franco-belga. Pubblicazioni in Francia ( complimenti! Dove lo trovo?). Hai tratto ispirazione per il tuo modo di disegnare da questa scuola? Personalmente, trovo il formato cartonato di loro utilizzo una degna cornice ad un fumetto che dovrebbe essere sempre più vista come una piccola opera d’arte. Ho notato che sui frontespizi di Zagor o Tex degli anni ’70, non veniva nemmeno indicato il disegnatore!!! Credi che finalmente anche in Italia stia cominciando ad essere diversamente considerata la funzione dell’illustratore?

Diciamo che sono state le mie letture giovanili ad influenzarmi e ad ispirarmi. Compravo e leggevo il Corriere dei Piccoli dove pubblicavano il fior fiore dei disegnatori franco-belgi ,tra cui Giraud, Hermann, Franquin, Uderzo etc. accompagnati (scusate se è poco) dai nostrani Battaglia, Toppi, Di Gennaro, Uggeri, Nidasio, Pratt etc.

Nel ringraziarti per la cortesia, ti invitiamo a venirci a trovare sul nostro forum dove apriremo anche noi una piccola sezione! Alla prossima!!!

Grazie a voi ,ci verrò più che volentieri.

Per chi fosse interessato al fumetto Rangaku è disponibile presso le due librerie francesi di Roma o alla FNAC. E’ possibile acquistarlo anche online sui siti www.fnac.fr e www.amazon.fr .

Intervista a cura di : Giorgio Santoro