Le nostre interviste > Intervista a Luigi Siniscalchi

Ciao Luigi, grazie per aver accettato la nostra intervista

Grazie a voi, è un piacere.

Il debutto in Bonelli nel 1993 proprio su Dylan Dog, un impatto molto forte dato il calibro del personaggio. Come lo hai vissuto ?

Ero incredulo; mi spiego. Avevo preparato tre tavole di prova da mostrare a Tiziano Sclavi che , quando le vide, fu molto esaltato. Rimase colpito positivamente dal modo in cui avevo disegnato una donna zombie e dalle atmosfere. Mi diede così da illustrare 12 pagine di Dylan. Pensavo si trattasse di un ulteriore prova, poi invece mi spedì il seguito; era l'episodio "I killer venuti dal buio" di Claudio Chiaverotti.

Hai disegnato parecchi personaggi, ne citiamo solo alcuni, Martin Mystère, Nick Raider, Dylan Dog, Demian, Julia e Magico Vento. Ce n'è uno in particolare che ti è risultato più difficile da disegnare?

Al di là del personaggio trattato, credo che disegnare fumetti sia una cosa non facile e più passa il tempo più me ne rendo conto. Ognuna delle testate da voi citata è, per situazioni e ambientazioni, molto diversa ed effettivamente con un identità ben precisa da rispettare. Vi posso dire, anche se non era questa la domanda, che l' Indagatore dell 'Incubo lo sento a me più vicino ; sia per genere (lo splatter e l'horror l'ho sempre amato) che per carattere del protagonista e stile di sceneggiatura, per quanto riguarda la parte tecnica.

Sei considerato un disegnatore abbastanza veloce. Quanto tempo impieghi a disegnare una storia?

Ah!Questo si dice di me? Per una storia di 94 pagine dai 4 ai 6 mesi; un annetto di lavorazione per le 124 pagine di Julia, Demian o Magico Vento.

Inchiostri tu le tue tavole?

Si. Gli strumenti che uso sono pennello, pennino, e pennarelli di diversi spessori. Nessuno di questi può essere sostituito all'altro; ognuno ha un carattere e un impiego diverso a seconda delle mie esigenze.

Hai delle date di scadenza da rispettare molto rigide o c'è una certa flessibilità?

Tengo poco conto del calendario, mi viene spontaneo rispettare le date di consegna; il segreto è lavorare tutti i giorni e con entusiasmo!

La tua giornata lavorativa tipo?

Sveglia alle 07.30. Al tavolo da lavoro mi siedo alle 09.00, stacco per il pranzo e poi lavoro fino alle 19.30/20.00, ma non è una regola. A volte tiro avanti fino a tardi, dipende dalle difficoltà che incontro. Poi capita di non riuscire a disegnare, non per la famosa crisi creativa, ma per faccende varie da risolvere extra lavorative...cose di cui, vi confesso, ne farei volentieri a meno!

Hai realizzato 5 albi della Serie Regolare tra il 1993 e il 1996, a quale di questi ti senti più legato e perchè?

Sicuramente porto nel cuore il mio primo albo già citato prima; anche il "fuori serie" Almanacco della Paura "I vivi e i morti" di Mignacco; lo trovo un ottimo lavoro, ricco di spunti e situazioni atipiche per la serie. Mi sono divertito molto!

Sono passati quasi 10 anni dalla tua ultima storia per Dylan Dog. Riusciremo a vederti ancora sulle pagine di Dylan Dog o dobbiamo rassegnarci?

Questo non lo so, ma vi assicuro che ritornerei con piacere a fare visita ad un vecchio amico, con cui sono cresciuto e a cui sono molto legato. Non rassegnatevi...neanche io lo faccio!

Grazie di cuore per la simpatica chiaccherata

E' stato un vero piacere.

Ciao!

Ciao a voi, Dylandogofili che non siete altro!!!

Intervista a cura di : Cristian Fasano